Exclusive Museums and Historical Archives network




2024 22 maggio

SEuC-Sources of European Culture Exclusive Museums and Historical Archives network

 Nel 2011 l’UNESCO ha riconosciuto alla Cultura longobarda la qualità di “primaria radice della Cultura Europea, poi sviluppata dai Carolingi in ragione della funzione storica svolta dalle Genti longobarde con l’opera di fusione – favorita dalle idealità cristiane – di Tradizioni e Culture germaniche, greco-romane, bizantino-orientali, alle quali si sono aggiunti gli apporti dei contatti con Tradizioni e Culture slave ed arabe. Una elaborazione progressiva, sviluppatasi nel corso della epocale migrazione longobarda dai mari del Nord (I sec. a.C.), al centro-est d’Europa, al Mediterraneo e conclusasi – come esercizio del diretto dominio longobardo su ampi territori della penisola italica - nel 1076 d.C. con la conquista normanna del Principato longobardo di Salerno. Il prestigioso riconoscimento è avvenuto nel contesto dell’inserimento nella World Heritage List dell’UNESCO del sito-seriale “I Longobardi in Italia. I centri del potere (568- 774 d.C.)”.


La Associazione Longobardia, ideatrice e promotrice dell’Itinerario “Longobard Ways across Europe” – costruito in base alle direttrici stabilite dal Consiglio d’Europa per gli Itinerari Culturali Europei - ha modellato il percorso trans-europeo assumendo come punti di riferimento sia i luoghi dei ritrovamenti archeologici scientificamente attribuiti in tutta Europa alle Genti longobarde sia i luoghi ove gli stessi sono custoditi (i Musei) e quelli in cui si conservano le documentazioni di epoca altomedievale (gli Archivi storici).


In questo senso l’Itinerario longobardo valorizza i luoghi ove si evidenziano gli effetti evolutivi dell’eredità storica delle Genti longobarde e nei quali viene divulgata a un ampio pubblico la conoscenza della loro originale Cultura che ha lasciato profonde tracce, tuttora percepibili a vari livelli (artistico-monumentali, religiosi, linguistici, toponomastici ed altri ancora).


Fonti della Cultura Europea


Musei e Archivi storici di interesse longobardo nel loro insieme danno forma a un network specialistico, custode degli elementi costitutivi della “primaria radice della Cultura Europea” e sono dunque a buona ragione definibili quali “Fonti della Cultura Europea” con il prestigio che ne deriva anche in funzione della odierna attuale ricerca di fattori che abbiano il valore di oggettive basi storiche nel consolidamento e nella divulgazione del più completo concetto di “cittadinanza europea”. Inoltre Musei e Archivi storici costituiscono da sempre un ineludibile punto di riferimento per gli studi e le ricerche di carattere universitario e specialistico. 


Tra le possibili ricerche non è estranea quella su conseguenze ed esiti della epocale migrazione longobarda, definita “esempio altomedievale di successo del fenomeno migrazione-integrazione”. Tempi altomedievali e tempi moderni vivono oggi fenomeni analoghi anche se troppo lontani nel tempo per potersi raffrontare. Ma anche in questo caso lo studio di un “modello” storico, in parte europeo in parte mediterraneo, può fornire utili spunti per odierne riflessioni e motivati approfondimenti.


Beni ambientali e paesaggistici


I criteri e gli obiettivi istitutivi degli Itinerari Culturali Europei adottati dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa nella Resolution CM/RES (2013)67 stabiliscono la necessità che gli Itinerari Culturali Europei debbano avere ad oggetto anche i beni paesaggistici.


Questa è comunque una condizione basilare e strategica nella valorizzazione dei Territori europei compartecipi dell’esperienza storica longobarda. Infatti a eccezione dell’Italia (ove abbondano le testimonianze artistico-monumentali dell’epoca), negli altri Paesi attraversati dal “corridoio geoculturale europeo” disegnato dalla “rotta” longobarda, i punti fermi nella illustrazione del passaggio di quelle Genti sono esclusivamente costituiti dalle sale di esposizione museale, dai luoghi dei ritrovamenti archeologici e da rare tracce di insediamenti lignei.


Nel tempo l’aspetto dei territori è profondamente mutato, ma permangono e sono tuttora visibili alcuni caratteristici scorci – geositi, antichi insediamenti, luoghi di culto, ecc. – che rappresentano altrettante méte turistiche culturali, religiose, ambientali. Così come esistono, ad esempio in campo agroalimentare e artigianale, antiche tecniche e produzioni che, tra l’altro, trovano o possono trovare rilancio o rielaborazioni in chiave moderna creando nuovi presupposti di interesse turistico. In questa complessiva prospettiva si riconferma la centralità dei Musei del network, i quali – ove sostenuti dalla collaborazione integrata delle realtà istituzionali ed economiche dei rispettivi territori – sono indirizzati a sviluppare un propositivo ruolo di coordinamento scientifico e turistico quali “Vetrine del Territorio”.


Il network


Su input di Associazione Longobardia sono membri fondatori del network “Sources of European Culture – Longobard primary Root” i seguenti Musei, dotati di propri Archivi storici:


 



 


Successive adesioni:



 


In atto ulteriori procedure di adesione