Nell’Italia longobarda del Sud la nascita della lingua volgare italiana
Il 13 aprile a Teano – luogo simbolo della unificazione d’Italia nel periodo risorgimentale – la sala conferenze del Loggione (Museo Archeologico Teanum Sidicinum, piazza Umberto I) ospiterà, con inizio alle ore 17.00, il Convegno “I Placiti cassinesi: Echi di una tradizione - Le carte teanesi del giudice Bisanzio”. Si tratta del primo di una serie di eventi con i quali si intende celebrare l’epoca in cui furono creati i primi documenti conosciuti e di certa datazione in lingua volgare italiana. Tra essi il primo fu redatto a Teano nel 936 d.C. (ossia nella fase finale del dominio longobardo protrattosi nel Sud Italia per mezzo millennio), inserito per l’appunto nell’insieme dei “Placiti Cassinesi”. La prestigiosa iniziativa è promossa dall’Amministrazione comunale di Teano, in collaborazione con il MiBACT, l’Accademia della Crusca, l’Associazione Erchemperto, l’Associazione Longobardia e l’ATS “Principati e Terre dei Longobardi del Sud”. Relatori del convegno saranno il prof. Domenico Proietti, associato di Linguistica italiana dell’Università della Campania “L. Vanvitelli” e la professoressa Carmen Autieri, archeologo medievista. Dal 12 al 25 aprile nello stesso Museo sarà aperta una Mostra di libri sul “Placito di Teano”. Il 25 aprile, infine, in piazza Vittoria (ore 11.00) sarà scoperta una Epigrafe commemorativa del “Placito di Teano” e alle 11.30 nella Sala del Loggione verrà conferita la Cittadinanza Onoraria all’insigne prof. Francesco Sabatini.
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