Castello Visconteo
Sopra unA leggera altura del territorio a ridosso del fiume Lambro - già annotata come “abalta” (ab alta ripa) in un documento dell’879 - una delle storiche industrie tessili di Monza, la ditta Frette, fece edificare nel 1885 la propria sede (ultimamente divenuta sede di una catena commerciale). La costruzione imita, almeno in parte, la forma di un castello. Una scelta architettonica non casuale.
Proprio in quel luogo, infatti, si ergeva- il castello di Monza, voluto dal duca di Milano Galeazzo I Visconti dopo la conquista della città. Un maniero - a forma di quadrilatero - posto a guardia delle porte cittadine e della strada per Milano e ricordato per il suo mastio, una torre imponente alta più di 40 metri e circondata da muraglioni e forti che divenne nota come torre “dei Forni”. Fu adibita a durissimo carcere in cui furono rinchiusi - calati dall’alto nelle rispettive celle - i nemici politici dei Visconti. Lo stesso Galeazzo I fu tra i primi a sperimentare la durezza della sua opera poco dopo la sua costruzione: nel 1327 vi fu infatti rinchiuso per alcuni mesi su ordine dell’imperatore Ludovico il Bavaro, in quanto accusato - assieme ai fratelli Giovani e Luciano - dell’omicidio di un altro fratello, Stefano. Nel tempo furono molti gli assedi subiti dal castello. Il più noto è quello che, nel 1413, vide Estorre Visconti - signore di Monza dal 1407 - resistere all’esercito del Carmagnola sino ad essere mortalmente ferito. Il suo corpo, mummificato per cause naturali, è oggi custodito nel Duomo di Monza.
Informazioni di contatto
- Via Azzone Visconti 20900 Monza
- Lat 45.580381278236345, Long 9.27539873123169