Chiesa di S.Maria delle Grazie





 

Assieme al Duomo di Monza - celebre per la storia longobarda ma anche per la storia del Cattolicesimo -  un’altra chiesa è famosa a Monza per la grande attrazione da essa esercitata sulla religiosità popolare. Si tratta della chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita tra il 1463 e il 1467  assieme a un attiguo convento - al di fuori delle mura cittadine e sotto la direzione di Damiano da Padova - dai Frati Osservanti dell’Ordine dei Minori del Serafico Francesco d’Assisi.

La presenza a Monza dei Frati francescani fu il seguito naturale dell’emozione suscitata in città dalla predicazione qui svolta da frate Corrado da Padova, discepolo di San Bernardino da Siena. Il lustro derivante dalla presenza dei frati minori fu tale da convincere Galeazzo Visconti - nello stesso  anno dell’inaugurazione - a dispensare la nuova comunità religiosa dal pagamento delle tasse altrimenti dovute alla cassa ducale.

Di una speciale e crescente venerazione popolare divenne ben presto un quadro - opera di artista ignoto - che rappresentava l'Annunciazione.

Nel 1621 l’immagine della Madonna - tradizionale riferimento di devozione francescana - fu trasferita dall’originaria collocazione nell’abside, lontana dai fedeli, alla cappella del transetto.

Da allora venne registrato un incessante flusso di pellegrini, specie nella giornata del 25 marzo.

La sacra immagine fu preservata nel 1810 dalla bufera anticlericale napoleonica grazie al parroco di S. Gerardo, don Antonio Sala, e all’arciprete di Monza, mons. Pietro Crugnola, che acquistarono il quadro esponendolo nella sagrestia di San Giovanni Battista. Infine l’Annunciazione tornò nella nuova chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Nel 1893 il tempio subì la devastazione di un incendio. Dopo un trentennio di abbandono, la chiesa - in base a Regio Decreto del 1930 - fu ristrutturata e infine riaperta al culto.



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