Chiesa di San Maurizio
La chiesa di San Maurizio sorge nel luogo ove- nel XIII secolo - l’Ordine degli Umiliati eresse l’oratorio e l’adiacente convento di Santa Margherita.
Nel 1469 in luogo dell’oratorio venne costruita una nuova chiesa intitolata alle sante Margherita e Caterina.
Nel tempo, il progressivo deterioramento dell’edificio richiese nel 1736 un suo radicale rifacimento, ma venne preservata una minima parte del convento, ancor oggi visibile quale inserto tra condomini. Le parti originali sopravissute ai secoli sono il portale del convento (oggi ingresso privato), la cantina e il pozzo. All’interno della chiesa sopravvivono affreschi e dipinti sia della chiesa di Santa Margherita sia della antica e abbattuta chiesa di San Maurizio il cui titolo - nel 1881 venne trasferito al nuovo e attuale edificio sacro. Il chiostro del convento fu demolito nel 1890.
Il convento di Santa Margherita visse una pagina molto delicata nel periodo della dominazione spagnola e divenne celebre in quanto scenario di un grande scandalo, ripreso da Alessandro Manzoni nelle pagine dei suoi “Promessi Sposi”.
Al centro della vicenda la sacrilega relazione tra suor Virginia Maria - resa nota dal Manzoni col nome fittizio di suor Gertrude, la “monaca di Monza” - e il funesto Egidio (al secolo, conte Gian Paolo Osio). In realtà il vero nome monacale di Gertrude era suor Virginia Maria, al secolo contessa Marianna de Leya y Marino, figlia del signore di Monza, il conte spagnolo Martino de Leyva y de la Cueva-Cabrera.
Al termine di un clamoroso processo, suor Virginia fu condannata (1608) all’isolamento per 21 anni e venne esclusa dalla sua casata nobiliare, mentre l’Osio - reo anche per l’omicidio di una conversa - venne infine giustiziato.
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Informazioni di contatto
- Piazzetta Santa Margherita 20900 Monza
- Lat 45.584099, Long 9.278036